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» »Unlabelled » SETTEMBRE 2018 PAG. 34 - Napoli guarda ad Oriente la sua vocazione naturale


Stringere i rapporti di collaborazione tra il sistema portuale campano e l’amministrazione di Hong Kong. Dopo il dialogo avviato in occasione della visita organizzata in Asia nella scorsa primavera dal Propeller Club, l’AdSP del Mar Tirreno Centrale ha promosso una due giorni d’incontri con Benjamin Wong, Responsabile del Dipartimento dei Trasporti e dell’Industria di Invest Hong Kong, struttura del Ministero dell’Economia della provincia speciale cinese. Una visita al porto di Salerno e un incontro nella sede dell’ente portuale con una significativa rappresentanza del cluster marittimo partenopeo gli appuntamenti di una missione in cui sono state poste le basi per quella che il presidente Pietro Spirito ha indicato come una “strategia di medio periodo” per dare continuità ai rapporti tra una delle città asiatiche a maggior vocazione internazionale e il sistema portuale e produttivo della Campania. Al centro del pomeriggio napoletano l’illustrazione del sistema portuale regionale, del percorso verso l’istituzione della ZES e, da parte di Wong, delle opportunità di business esistenti a Hong Kong, tra cui il recente lancio del Maritime Leasing Paper, strumento dedicato allo sviluppo finanziario dello shipping.

Pietro Spirito (AdSP Mar Tirreno Centrale). “L’istituzione della ZES in Campania ci offrirà l’opportunità di sviluppare non solo l’economia del nostro territorio ma di aprire a nuovi investitori e di individuare con realtà, dove già esistono da anni le ZES, i punti di contatto, le iniziative da intraprendere per accrescere la nostra economia e la nostra occupazione”.

Benjamin Wong (Resp. Dipartimento dei Trasporti e dell’industria di InvestHK). “I piani di sviluppo infrastrutturali per la creazione di un sistema portuale tra Napoli e Salerno e l’apertura mentale dimostrata dalla business community sono elementi importantissimi per sviluppare in futuro i nostri rapporti. L’idea di istituire una ZES nel cuore del Mediterraneo rappresenta più di una buona notizia: si tratta di un’area che consideriamo strategica e l’accelerazione in termini di competitività garantita da questo strumento r
appresenta un fattore qualificante anche nell’ottica dei progetti della Belt and Road Initiative”.
Stefano De Paoli (InvestHK Italia). “E’ stata la prima iniziativa formale tenuta in Campania e siamo riusciti a gettare le basi per sviluppi importanti. Già il prossimo novembre torneremo per organizzare un seminario che, oltre il mondo dei trasporti, vedrà coinvolti anche rappresentanti del sistema produttivo. L’obiettivo è compiere un ulteriore step: dalla presentazione delle opportunità all’analisi delle azioni concrete. Con un obiettivo imprescindibile: garantire una continuità di rapporti reciproci tra aziende e istituzioni dei due Paesi”.

Riccardo Fuochi (Propeller Club Milano). “Stiamo tracciando, finalmente, una via per uscire dall’ambito nazionale per far conoscere anche all’estero capacità e strutture che possono competere
con i sistemi del Nord Europa. A fronte di un grande sviluppo infrastrutturale in Cina esiste ancora un gap di cultura logistica, specie per la movimentazione di prodotti tipici del made in Italy come fashion e agroalimentare. Si tratta di un’opportunità unica per le nostre aziende di far valere un know how unico: a patto di riuscire ad entrare in sintonia con un paese e una cultura profondamente distanti dalla nostra”.      

Andrea Bartoli (Vera Commerce and Consulting limited). “Apertura del conto in banca, assunzione delle risorse umane e contenimento dei costi sono probabilmente le principali criticità da affrontare nei primi momenti per un’azienda che decide di stabilirsi ad Hong Kong. Oltre ad una serie di rallentamenti burocratici che hanno spesso a che fare con il riconoscimento delle documentazioni prodotte in Italia. A parte questo inevitabile scotto iniziale i vantaggi sono indubbi: amministrazione efficiente e veloce, tempi della giustizia civile imparagonabili rispetto a quelli italiani, livello di tassazione costantemente in diminuzione”.
                                                                                                                                Giovanni Grande

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