Uno degli obbiettivi principali del progetto ROBINS, un progetto finanziato dalla Unione Europea per lo sviluppo di tecnologie robotiche per l’ispezione a bordo delle navi (H2020 ICT-25-2016-2017 n.779776), è quello di favorire lo sviluppo tecnologico di robot capaci di fornire un supporto concreto agli ispettori in ambienti di bordo difficili o pericolosi, in cui i rischi e i costi di ispezione sono tuttora significativi.
Ancora oggi lo sviluppo di robot adatti all’ispezione navale è ostacolato dalla difficoltà di eseguire test sul campo, cioè a bordo delle navi. I tempi ristretti, la necessità di coordinare i test con le altre attività di bordo e le consuete incertezze sui tempi di arrivo e partenza limitano drasticamente la possibilità di verificare al vero le prestazioni delle piattaforme robotiche e di individuare le direzioni più favorevoli per il loro sviluppo.
Il progetto ROBINS, grazie ad un consorzio di partners che comprende aziende operanti nel campo della robotica e del software (Flyability, GE Inspection Robotics, Open Cascade), società del settore industriale navale (Ships Surveys and Services di Napoli, il cantiere danese Fayard, la società greca Glafcos Marine), società di classificazione (RINA e Lloyd’s Register) e organismi universitari (Università di Genova e Universitat de les Illes Balears), propone una soluzione innovativa e pragmatica a questo problema.
Presso l’Università di Genova, ed in particolare nei laboratori MaSTeL (Marine Structures Testing Lab) e DREAMS (Drives and Experimental Automation for Marine Systems Lab) del DITEN della Scuola Politecnica a Villa Cambiaso, è in via di completamento una Testing Facility in cui sono riprodotte alcune strutture navali, realizzate utilizzando parti di navi reali ricavate durante lavori di riparazione.
Alla realizzazione di questi specimen per i test partecipa il cantiere navale San Giorgio del Porto, che fornisce gran parte del materiale risultante dai lavori di riparazione presso le loro officine ed adattato secondo le indicazioni dei ricercatori dell’università, in modo da riprodurre varie zone di una nave portarinfuse, compresi i difetti e i fenomeni di degrado tipici di una costruzione navale: corrosione, fratture, danneggiamenti meccanici, ecc. Il cantiere San Giorgio del Porto è anche membro dell’advisory board del progetto ROBINS.
La Testing Facility è divisa in due parti. Una parte (denominata Sezione A) è dedicata ai test in uno scenario complesso che riproduce l’ambiente di bordo, vale a dire una tipica stiva di carico di una nave portarinfuse, un doppio fondo e una cassa di zavorra. La seconda parte (Sezione B) è dedicata a prove specifiche volte a verificare alcune caratteristiche particolari delle piattaforme robotiche.
Ad oggi, una struttura di laboratorio dedicata allo sviluppo e alla valutazione di piattaforme robotiche per l’ispezione delle navi costituisce senza dubbio un’innovazione. Vari produttori di droni hanno sviluppato protocolli e strutture di test, ma generalmente questi non sono specificamente progettati per ispezioni a bordo delle navi.
Viceversa, nella Testing Facility i test vengono eseguiti secondo protocolli di test specifici e le performance dei robot sono valutate secondo specifiche metriche. Questo allestimento di laboratorio e i relativi protocolli di test consentono quindi di tracciare una strada verso la standardizzazione.
La Testing Facility ed i protocolli di prova messi a punto nel corso del progetto potranno essere utilizzati con duplice finalità: da un lato potranno essere certificate le capacità di un robot per l’esecuzione di specifiche tipologie di ispezioni, valutando l’accuratezza e l’affidabilità di quanto rilevato, e dall’altro si potrà utilizzare la stessa Testing Facility per l’addestramento degli operatori e lo sviluppo di robot innovativi che permettano l’esecuzione di ispezioni sempre più complesse e con risultati sempre più estesi e in accordo con quanto ad oggi si può ritenere il miglior strumento per l’ispezione delle navi, ovvero un essere umano con la sua sensibilità, esperienza e abilità.
Paola Martino