In una partita che si gioca esclusivamente sulla competitività del nolo diventa inevitabile l’erosione della qualità dei servizi. La tirannia dell’economia di scala scarica tutto sui costi. “Disgrega i rapporti fidelizzati. Mette in crisi il confronto tecnico sulle criticità. Riduce il processo logistico a formula matematica”. Vincenzo Minieri, Ceo della Cargomar, affronta il quadro in trasformazione del settore trasporti fedele alla sua filosofia. La stessa, “accumulazione progressiva di esperienza, competenza e conoscenza del mercato”, che ha portato la sua azienda a bruciare le tappe. Ad acquisire nell’arco di soli dodici anni lo stato di riconosciuto brand a livello internazionale. E ad affrontare una nuova sfida, l’ultima della serie, nel campo dei servizi logistici integrati.
Da quale esigenza nasce questa nuova avventura?
È quasi lo sbocco naturale per un’azienda come la nostra votata per natura alla ricerca del mercato di nicchia e della specializzazione. Oggigiorno non ci si può più limitare alla semplice attività di trasporto, bisogna offrire valore aggiunto e servizi complementari. Da qui la scelta di mettere a disposizione spazi per il warehousing e la distribuzione, sia con i magazzini industriali approntati nella nostra sede sia nella nuova unità locale da 4mila metri quadri ubicata all’interno dell’Interporto di Marcianise.
Quali vantaggi comporta questa collocazione?
L’interporto offre una serie di facilitazioni in termini di collegamenti e di servizi accessori che, affrontati con una struttura autonoma, comporterebbero costi molto più alti. L’obiettivo è quello di sfruttare anche le opportunità che potrebbero venire dall’inserimento dell’area nella nuova Zes della Campania e di poter diversificare ulteriormente la gamma di offerta sfruttando la catena del freddo. Sostanzialmente ha rappresentato la risposta ideale al nostro bisogno di elasticità per rispondere al meglio alle sollecitazioni del mercato.
A chi si rivolgono i nuovi servizi di Cargomar?
Il presupposto è la terziarizzazione progressiva delle fasi produttive. Uno dei nostri obiettivi di sempre è stato diventare un ingranaggio essenziale per l’attività delle aziende che andiamo a servire. In questo modo possiamo venire incontro anche all’esigenze di chi ha una struttura più leggera. Rispetto alle attività di magazzino tradizionale offriamo infatti il cosiddetto “posto pallet”. Una soluzione molto più economica ed elastica per chi, non volendo rimanere fermo a causa degli eccessivi costi di stivaggio, scommette sulla ripresa del mercato operando le consegne di volta in volta.
Come si conserva il rapporto fiduciario con la clientela?
Va costruito e curato passo dopo passo ponendosi nell’ottica della consulenza giornaliera. Il committente va sollecitato, informato sulle evoluzioni del mercato. Essenziale l’investimento in nuove tecnologie, in grado di far crescere produttività del lavoro e reattività nelle scelte. Sotto questo punto di vista possiamo vantare su sistemi gestionali all’avanguardia capaci di processare i dati in tempo reale e costruire, punto per punto, dai margini al breakeven point, tutte le previsioni necessarie alla riuscita del business. È anche grazie a queste soluzioni che puntiamo, tramite nostro reparto terra Tir Europa, ad inserirci nei servizi a resa intermedia da 48 ore.
G.G.