Il sistema è all’avanguardia in Europa grazie all’interconnessione con i sistemi marittimi e alla sua disponibilità per tutte le imbarcazioni delle classi più piccole
Una vera e propria ”single window” digitale attraverso la quale chi utilizza le vie navigabili interne ha, in tempo reale, tutte le informazioni di cui necessita per una navigazione sicura e ben pianificata. Allo stesso modo, il gestore del traffico della nostra rete idroviaria, ha in tempo reale la completa visione della navigazione su tutta la rete. E’ questa in estrema sintesi RIS II (River Information Services) il sistema di servizi di informazione fluviale presentato a Chioggia nei giorni scorsi e frutto di un progetto cofinanziato dall’Unione Europea (con il 50% di 2.390.000 euro) e realizzato da Sistemi Territoriali (nel ruolo di Lead Partner e Coordinatore) insieme a Agenzia Interregionale per il Fiume Po (AIPo), MIT attraverso RAM Spa, Provincia di Mantova, Azienda Speciale per il Porto di Chioggia (ASPO) e le Regioni Veneto, Emilia Romagna e Lombardia.
Sistemi Territoriali ed AIPo, con il partner tecnico Elman srl, hanno elaborato un sistema RIS di informazione fluviale per la gestione del traffico e dei trasporti del sistema idroviario nazionale prendendo a riferimento la direttiva europea 44/2005 e le sue successive implementazioni. Il RIS II italiano è così perfettamente in linea con i RIS adottati in tutte le altre nazioni europee coinvolte nella navigazione fluviale.
L’area d’interesse per il RIS nazionale, nella versione finale presentata a Chioggia, è sostanzialmente il Bacino del Fiume Po nella sua parte navigabile (il sistema, tecnicamente, lo copre fino a Pavia), l’Idrovia Ferrarese, l’idrovia Fissero – Tartaro - Canalbianco attraverso la quale si giunge fino a Chioggia e alla laguna veneta. A questa si aggiunge la fascia costiera da Ravenna a Trieste.
Attraverso un unico sistema digitale, RIS II aumenta la sicurezza della navigazione e rende disponibili in tempo reale tutte le informazioni necessarie ad una migliore pianificazione della navigazione (ad esempio appuntamenti con le conche) ovviando all’attuale sistema diversificato e complicato di condivisione dei dati. Il sistema tra gli altri, fornisce anche i dati sul livello dell’acqua (fondamentale per il PO che è a flusso libero), shallow section e NtS ( Notice to Skipper).
Ma il RIS II realizzato grazie a questo progetto, ha anche alcune eccellenze che lo rendono sicuramente il sistema più avanzato in Europa. Innanzitutto è utilizzabile anche dai piccoli natanti sia commerciali che ad uso diportistico, molto frequenti sui nostri canali, perché è reso disponibile, in modo gratuito a tutti, attraverso una app che può essere installata su smartphone o tablet in ambiente Android. I natanti più grandi ricevono invece le informazioni attraverso gli apparati AIS (Automatic Identification System) e il visualizzatore Inland ECDIS (per la cartografia digitale) di bordo. Si tratta di un vantaggio non da poco soprattutto per la sicurezza della navigazione, perché ogni natante, di qualsiasi stazza e dimensione, vede sulla cartografia digitale, oltre la propria posizione anche quella di tutti gli altri.
La seconda importante novità è che il sistema è interconnesso con quello marittimo: in questo modo si realizza una integrazione che facilita la navigazione quando i natanti passano da un area di navigazione di competenza fluviale a quella di competenza marittima e viceversa. RIS II riconosce automaticamente in quale ambito il natante è in navigazione e commuta automaticamente il dispositivo.
La gestione del sistema RIS (che per gli utilizzatori è completamente gratuita) è in capo a AIPo per l’area del Po e dell’Idrovia Ferrarese, a Sistemi Territoriali per il resto della rete idroviaria. Il progetto s’inserisce nelle azioni di sviluppo del sistema idroviario nazionale, permettendo la navigazione ai natanti della V classe e potenziando le interconnessioni intermodali con strada e ferrovia oltre che con i porti dell’Adriatico. E’ un obiettivo che è coerente anche alla realizzazione dei corridoi TEN-T che l’Unione Europea auspica siano multimodali, e non da ultimo, mira a far crescere una modalità di trasporto merci e passeggeri che ha un impatto ambientale molto contenuto.
Nei due giorni della presentazione del sistema (il primo con un convegno alla sede di ASPO, il secondo, con una dimostrazione dal vivo di navigazione con una motonave attrezzata RIS II dal porto di Chioggia alla conca di Brondolo e ritorno) l’interesse degli operatori per il sistema è stato molto alto. Già oggi sono numerose le imprese che svolgono attività turistica e di trasporto merci con motonavi sia sul Po che lungo le idrovie, e tutte hanno convenuto che il sistema, oltre ad aumentare la sicurezza della navigazione, ha una positiva ricaduta sulla pianificazione e gestione dei viaggi con un indubbio vantaggio economico.
Il sistema quindi pur non avendo questa finalità diretta, contribuisce certamente a creare quella qualità di servizi alla navigazione in tutto il sistema idroviario nazionale che è una condizione importante perché armatori e imprese manifatturiere, facciano del trasporto fluviale una credibile e sicura alternativa a strada e ferrovia.
Francesco S. Salieri