Il “Secondo Progetto integrato di ricerca sul settore termale”, svolto da Ebiterme, l’Ente Bilaterale Nazionale delle Terme costituito da FEDERTERME CONFINDUSTRIA, FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL e UILTuCS, presentato nei giorni scorsi a Roma, amplia l’analogo studio avviato con la precedente edizione e fornisce un importante aggiornamento sull’andamento congiunturale del comparto termale, con un focus particolare sulle dinamiche imprenditoriali e occupazionali, sul loro approccio alle sfide della formazione e sulle potenzialità e prospettive della figura dell’operatore termale.
Quella attuale è stata anche l’occasione per un confronto di idee e valutazioni e per delineare un quadro dettagliato e rigoroso del settore e del panorama complessivo, con la finalità di far emergere proposte concrete utili a configurare iniziative e progetti condivisi del sistema termale italiano, in particolare per gli aspetti sanitari e di turismo del benessere termale.
Al riguardo, il Presidente di Ebiterme, Aldo Ferruzzi, si è detto: “particolarmente soddisfatto del lavoro fatto dall’Ente Bilaterale. Lo studio, infatti, in continuità con quanto già avviato con il primo progetto di ricerca, consente di acquisire strumenti ed informazioni particolarmente utili a rafforzare la policy di settore, di conoscere in modo completo ed aggiornato i dati e le dinamiche del termalismo - in termini imprenditoriali e in particolar modo occupazionali - e confrontarli con quelli già raccolti nella precedente analoga analisi”.
La Vice Presidente, Ivana Veronese, ha rimarcato che “L’arricchimento del lavoro già avviato con il Primo progetto di ricerca, aggiornando ed ampliando sia il quadro comparato della qualifica di operatore termale delle Regioni italiane che il confronto con le qualifiche analoghe dei Paesi europei più prossimi e concorrenti, offre spunti di riflessione utili per tutti i soggetti attivi nel termalismo, per la partecipazione ad una migliore regolamentazione a tutela e sviluppo del settore e dell’occupazione”.
Per il prof. Nicola Quirino “Quella occupazionale è la nuova sfida del settore termale, chiamato a realizzare nei prossimi anni, un ricambio generazionale che dia spazio a giovani motivati, portatori di nuove competenze, utili a supportare la crescita del settore”.
Per il Project Manager, Roberto Vegnuti “Il Secondo Progetto Integrato di Ricerca del settore termale indica che le Terme, per crescere, hanno investito su informatica e digitalizzazione dei processi aziendali (+28% dal 2015 al 2018) e sul marketing e comunicazione (+ 14% dal 2015 al 2018).
Simone Tedesco