“Mettere a sistema ciò che di buono è stato fatto in ogni singolo segmento della filiera logistica per presentarsi all’estero come sistema. E’ sui mercati internazionali che vanno intercettati i flussi di merci illustrando le nostre potenzialità”. Daniele Rossi, presidente di Assoporti, ha sintetizzato nel corso dell’incontro organizzato dall’associazione a Transport Logistic (“Why Invest in Italian ports and freight villages. A country which is a natural hub in the Med”), il senso della partecipazione unitaria alla maggiore fiera di settore in Europa. Un unico padiglione – “Italy – One Country, All the Logistics” – e un fitto programma di incontri e visite – tra gli altri la visita della delegazione di Shenzhen e un incontro con il Console Generale a Monaco “per avviare anche su questo fronte un’azione di attrazione di investimenti tramite i canali diplomatici” – culminati nella presentazione dell’accordo con UIR e ICE per la promozione della logistica italiana.
Quale è l’obiettivo di questa intesa?
È un accordo quadro firmato lo scorso agosto dove non ci sono soltanto buone intenzioni ma vere azioni. Tra queste anche la partecipazione a fiere ed eventi internazionali dove ci presentiamo come sistema Paese. A Monaco abbiamo illustrato una prima bozza di quello che chiamiamo un “book” delle offerte portuali e interportuali, ovvero una breve descrizione di progetti reali sui quali si può investire. E’ la prima volta che ci si muove in questa direzione.
In che misura queste iniziative possono aiutare lo sviluppo del settore?
Come ho appena detto la collaborazione è forte ed è fatta di contenuti reali e tangibili. L’offerta che abbiamo portato a Monaco sarà integrata con altri progetti che ci stanno arrivando quotidianamente. Basta dare un’occhiata ai progetti dei porti e degli interporti per rendersi conto che siamo appetibili. Infatti, abbiamo avuto incontri continui e al rientro stiamo già lavorando sulla missione istituzionale che sarà nel Far East.
Un bilancio complessivo per la missione in Baviera…
Direi più che positivo, tanto che ci darà da lavorare molto fin dai prossimi mesi. Un’impegno che vedrà coinvolto parte dalla struttura di Assoporti per coordinare, programmare e creare i contatti che vedrà al lavoro anche le AdSP chiamate a creare le condizioni perché investitori esteri siano veramente attratti dalla portualità e logistica italiana. Quest’anno si sono registari risultati importanti con tutto ciò che è stato concordato relativamente alla via della Seta e con le novità che stanno nascendo in termini di intelligenza artificiale che dobbiamo essere in grado di gestire e non subire. Dobbiamo essere rapidi ed efficienti, uniti e collaborativi per cogliere il momento e mantenere un sistema portuale competitivo.
Le altre priorità di Assoporti e i principali dossier su cui sarà impegnata?
Il nostro lavoro va anche oltre il prossimo futuro poiché dobbiamo gettare le basi per un mondo portuale che andrà oltre la nostra generazione. Questo significa unitarietà, collaborazione e coesione. Come associazione lavoriamo su tanti fronti e la logistica rappresenta un caposaldo importante. L’impegno è massimo anche sul traffico crociere, sui passeggeri, sulla sostenibilità e il collegamento tra città e porto. Queste attività guardano al futuro che ci auspichiamo possa essere sempre migliore.
Sandro Minardo