KVV/Paul Gärtner |
Spostare il traffico merci dalla strada alla rotaia anche sulle distanze medie e brevi sfruttando le infrastrutture cittadine. In Germania si punta ad allargare il perimetro del trasporto combinato: dai collegamenti tra i terminal merci ferroviari o da e verso i porti ai centri e agli agglomerati urbani. Trasformare l’ultimo miglio spostando la merce su tram o veicoli ferroviari leggeri.
È l’obiettivo del progetto triennale LogIKTram, partito all’inizio di marzo, dalla collaborazione, tra gli altri, di Karlsruhe Institute of Technology (KIT), Albtal-Verkehrs-Gesellschaft (AVG), FZI Research Center for Information Technology e finanziato con 2,7 milioni di euro dal ministero federale dell’Economia e dell’Energia.
Parte di un programma più ampio, regioKArgo, per la ricerca e l’implementazione di nuove forme di traffico intermodale, LogIKTram cercherà di realizzare un nuovo concetto di veicolo e di logistica per un “tram merci” operante su un sistema ferroviario leggero a doppio sistema anche attraverso una piattaforma ICT capace di monitorare l’interazione con il traffico stradale.
Per la sperimentazione è stata scelta l’area di Karlsruhe, la prima a introdurre a partire dal 1992 il primo sistema tram-treno, per la condivisione degli stessi binari di veicoli tramviari o di metropolitana leggera e treni suburbani o regionali.
Modello 3d del sistema Karlsruhe |
Divenuto celebre come “Karlsruher Modell” (Karlsruhe Model) la soluzione tram-treno è attualmente sfruttata in varie località dell’Europa del Nord, di Spagna e Giappone. In Italia l’unica tratta di questa natura è presente a Cagliari, sulla linea 2 di MetroCagliari, nel primo tratto della linea Monserrato-Isili dell’ARST, sino a Settimo San Pietro: i convogli ferroviari e tranviari percorrono la stessa linea in modo alternato e indipendente, tramite un sistema di sicurezza dedicato.
Per la sperimentazione AVG ha messo a disposizione un vecchio veicolo che sarà adattato ai requisiti del trasporto merci e testato. Prima del funzionamento vero e proprio, il progetto prevede lo studio delle dinamiche del traffico, del funzionamento della rete infrastrutturale, della progettazione dei processi di movimentazione nonché le implicazioni di carattere normativo.
Al fine di garantire sia il trasporto di persone sia di merci la divisione FAST del KIT svilupperà soluzioni per guadagnare ulteriore spazio all’interno dei veicoli. Il design delle vetture sarà modificato installando dispositivi per fissare i moduli di trasporto. essenziale risulterà il posizionamento una volta arrivati in stazione affinchè le operazioni di scarico e carico non interferiscano con i normali tempi di cambio dei passeggeri per il servizio di trasporto passeggeri. Allo studio anche un ambiente di simulazione per verificare le dinamiche del trasporto passeggeri e di quello merci e i loro effetti sul traffico.
“L’obiettivo è fare un uso ragionevole della capacità di trasporto ferroviario in funzione del tempo. Sarà importante considerare i requisiti sia del traffico passeggeri che del traffico merci e combinare i due. Con il modello di trasporto combinato che sarà realizzato nel progetto, sarà possibile per la prima volta valutare scenari che ottimizzano l’utilizzo di veicoli ferroviari misti per sviluppare modelli sostenibili ed ecologici che alleggeriscono il traffico stradale”, ha spiega il Dr. Martin Kagerbauer, membro della direzione del KIT.
Una piattaforma ICT supporterà la simulazione dei veicoli, la movimentazione automatizzata dei carichi, i viaggi per la valutazione del modello LogIKTram, così come la pianificazione e il controllo dei processi operativi logistici e ferroviari. In cooperazione con il progetto regioKArgo, si prevede di svolgere numerose attività di informazione e di assicurare il dialogo con le parti interessate e il pubblico, nonché il trasferimento di tecnologie e conoscenze a livello locale e anche ad altre regioni.