Dalla quinta edizione del Salerno Boat Show si registrano i primi segnali positivi di un’inversione di tendenza nella congiuntura economica legata alla nautica e al suo indotto. Archiviato un 2020 di grande sofferenza, il progressivo allentamento delle misure di contenimento della pandemia nel corso di quest’anno ha contribuito da una parte ad una ripresa delle attività commerciali, dall’altro a un rinnovato interesse da parte del pubblico. Si spiega anche così il raddoppio delle presenze, più di 26mila, al Marina d’Arechi in occasione di una delle prime kermesse del settore svolte in presenza.
L’evento ha riconfermato la sua importanza come attrattore e punto di riferimento del comparto nautico per il Sud Italia. La composizione dei partecipanti ha visto infatti una prevalenza di presente da Campania, Lazio e Puglia e una buona partecipazione internazionale, in particolare da Spagna, Germania, Norvegia e Francia.
Soddisfacente anche il giro d’affari con un raddoppio di vendite e i contratti commerciali, per un fatturato complessivo di oltre due milioni di euro, e una crescita del 50% dell’indotto generato sulle attività economiche della città, con un coinvolgimento di sempre più imprese operanti nella ricettività, nella ristorazione, nei trasporti, negli allestimenti, nella sicurezza, nei servizi agli eventi.
Particolarmente efficace in tal senso si è rivelata la formula innovativa del Salerno Boat Show, con l’apertura al pubblico nei due weekend e gli incontri business to business durante la settimana, compreso un nutrito programma di prove in mare, effettuate in piena sicurezza, nello straordinario scenario tra la Costa d’Amalfi e Positano.
“Il Salerno Boat Show ha confermato il sentimento sempre più evidente di un Paese che vuole crescere e che vuole crescere sul mare,” sottolinea il Presidente di Marina d’Arechi Agostino Gallozzi. “Eventi come il nostro hanno il compito di sostenere il rinnovato interesse per lo yachting nazionale e internazionale, in una logica di sistema integrato di settori e territori. Il risultato ottenuto conferma l’effetto moltiplicatore dell’Economia del Mare e la capacità di attrarre una componente business centrale per un’Italia che si tinge sempre più di nautica”.
A confermare il sentiment positivo anche la recente fotografia scattata dal IX Rapporto sull’economia del mare realizzato dall’Istituto Tagliacarne in collaborazione con Unioncamere che traccia le coordinate dell’economia blu del nostro Paese, definendone la dimensione economica di un complesso sistema di filiere, oggi, più che mai, cruciale per la ripresa economica.
Attualmente l’Italia sta attraversando una fase di recupero straordinaria superiore agli altri Paesi europei. Secondo le ultime stime dell’Istat, la crescita acquisita per il 2021 è pari al +4,7% (+3,5% il dato Ue), risultando tra le locomotive in Europa assieme alla Francia. In questo contesto la filiera della blue economy ricopre un ruolo centrale nello sviluppo economico del Paese, con un valore diretto superiore di una volta e mezzo quello dell’agricoltura.
Sebbene la nautica abbia registrato nel 2020 una contrazione dell’11%, perdita limitata dalle buone performance conseguite sui mercati internazionali nella seconda parte dell’anno, il Rapporto considera il comparto strategico per il futuro del paese. Anche in virtù dell’effetto moltiplicatore della blue economy che indica quanto valore aggiunto viene attivato, per ogni euro prodotto dalla blue economy, in tutte le altre attività economiche che contribuiscono alla sua realizzazione. Nel 2020 sono stati prodotti ad esempio, 47,5 miliardi di valore che hanno attivato, per l’effetto moltiplicativo, altri 89.4 miliardi di valore aggiunto, per un ammontare di ricchezza prodotta pari a 136,9 miliardi che rappresenta l’8,6% del valore aggiunto prodotto dall’intera economia nazionale.
“Siamo molto contenti e soddisfatti del successo ottenuto da questa edizione del Salerno Boat Show - conclude la Marina Manager di Marina d’Arechi, Anna Cannavacciuolo - Un percorso bellissimo, condiviso con tante imprese e operatori del settore che hanno creduto insieme a noi in questo evento.
È stato un anno importante di crescita per la manifestazione, in termini di partecipazione, di business per le aziende e di ampliamento della rete di collaborazioni. In particolare, la partnership con Confindustria Nautica, in continuità con il Salone di Genova, ha allargato ulteriormente gli orizzonti, con l’obiettivo di promuovere un’unica lunga filiera di attività economiche diffuse sul territorio nazionale. Siamo già al lavoro per la sesta edizione, in programma a ottobre 2022”.
Eugenia De Cesare