Turchia, programma di incentivi per le crociere
Il governo turco ha esteso al biennio 2018-19 il programma di incentivi volto a rafforzare il traffico crocieristico nei porti nazionali, in risposta alla flessione di presenze registrata negli ultimi anni a causa della instabile situazione politica del Paese. Applicabile a qualsiasi unità da crociera con a bordo almeno 100 ospiti stranieri il piano prevede un contributo pari a 45 dollari per passeggero nel periodo di bassa stagione (gennaio, febbraio, marzo, aprile, novembre e dicembre) che diventano 35 nella media stagione (maggio e giugno) e 25 in quella alta (da luglio a ottobre). Nel 2019, a chi tornerà in Turchia, verrà riconosciuto anche un ulteriore 50%, comprensivo dei passeggeri a flusso unidirezionale. La notizia è stata annunciata da Global Ports Holding Plc che gestisce tre porti crocieristici nel paese (Kuşadasi, Bodrum e Antalya).
Guida autonoma, il primato è norvegese
Nascerà in Norvegia la prima compagnia di navigazione al mondo con unità a guida autonoma. Joint venture tra Wilhelmsen e Kongsberg, Massterly debutterà il prossimo agosto con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per la digitalizzazione dell’infrastruttura e delle operazioni in un settore, quello del controllo remoto, che vede il paese scandinavo all’avanguardia in virtù dello stretto rapporto tra cluster marittimo e autorità. “Inizialmente – spiega il Ceo del gruppo Wilhelmsen, Thomas Wilhelmsen – sarà lo short sea shipping ad utilizzare le navi autonome. Situazione che si rifletterà in un un aumento della competitività e nel trasferimento di quote di trasporti dalla strada al mare. I vantaggi saranno un aumento dell’efficienza ed una riduzione delle emissioni”. Già lo scorso maggio Kongsberg aveva annunciato la realizzazione, assieme alla connazionale Yara International, della prima nave mondiale a controllo remoto e a propulsione elettrica, che potrà navigare in piena autonomia dal 2020.
Germania, cresce il traffico marittimo e quello fluviale
Nel 2017 i porti tedeschi hanno movimentato complessivamente 299,5 milioni di tonnellate di merci, con una crescita del +1,1% rispetto al 2016. Le esportazioni marittime della Germania, stando ai dati dell’Ufficio federale tedesco di statistica, sono diminuite dell’1% scendendo a 115,7 milioni di tonnellate di carichi mentre le importazioni sono aumentate del 2,5%, salendo a 17,3 milioni di tonnellate. In crescita è risultato anche il traffico nazionale che è ammontato a 8,6 milioni di tonnellate (+0,8%). Nel settore container il traffico è stato pari a 15,1 milioni di teu, con un calo dello 0,5%. La quota maggiore è rappresentata dai volumi containerizzati movimentati da e per la Cina con 3,1 milioni di teu, seguita da Stati Uniti (1,4 milioni di teu) e Russia (0,7 milioni di teu). Il totale delle merci trasportato sulle vie d’acqua interne è ammontato, invece a 222,7 milioni di tonnellate, con un incremento dello 0,6%. Il traffico nazionale è stato pari a 55,4 milioni di tonnellate (+0,4%), quello di esportazione a 51,2 milioni di tonnellate (+4,1%), il traffico di importazione a 101,5 milioni di tonnellate (-1,1%) e il traffico di transito a 14,7 milioni di tonnellate (+1,7%). Il solo traffico containerizzato è risultato pari a 2,6 milioni di teu, con una progressione del +5,3% sul 2016.
Accordo Sudan-Qatar per il porto di Suakin
Accordo tra i rappresentanti del governo di Sudan e Qatar per lo sviluppo e la gestione del porto di Suakin (Prince Osman Digna Port), nel Mar Rosso, situato 60 chilometri a sud del porto di Port Sudan. L’obiettivo è fare dello scalo, dotato di nove banchine per un totale di 748 metri lineari di accosti, un hub commerciale a servizio della regione. Con un investimento complessivo di quattro miliardi di dollari (di cui 500 milioni per la realizzazione della prima fase di lavori entro il 2020) l’infrastruttura sarà partecipata al 51% dal Sudan, attraverso Sea Ports Corporation (SPC), e al 49% dal Qatar, con il coinvolgimento della Qatar Ports Management Company (Mwani Qatar). La collaborazione prevede l’inaugurazione entro la fine di aprile di un servizio marittimo con il porto qatariota di Hamad per l’esportazione di bestiame sudanese.
Seul avvia piano quinquennale a sostegno dell’industria marittima
Il governo della Corea del Sud reagisce al fallimento Hanjin e sostiene il rilancio dell’industria marittima nazionale con un piano di ordini per oltre 200 navi. A luglio Seul istituirà la Korea Maritime Promotion Corporation, organismo che coordinerà gli sforzi previsti da un piano quinquennale ideato per porre un freno al crollo nell’ultimo anno del valore delle vendite dell’industria cantieristica (9,4 miliardi di dollari) e della capacità di trasporto container, passata da 1,05 milioni di teu dell’agosto 2016 ai 400mila dell’autunno 2017. Tra le azioni previste: la costruzione di circa 140 rinfusiere e 60 portacontainer, di cui 20 di grossa capacità e la promozione del trasporto via mare delle merci strategiche sudcoreane. Iniziativa, quest’ultima, ispirata al Jones Act statunitense, normativa che restringe la movimentazione del traffico marittimo nazionale solamente a vettori americani e a navi costruite negli USA e di bandiera americana.
Pirateria, aumento degli attacchi
La pirateria rialza la testa nel primo trimestre di quest’anno. Secondo un report dell’International Maritime Bureau si sono verificati complessivamente 66 incidenti rispetto a 43 nello stesso periodo dello scorso anno, con un picco di attacchi registrati nell’area dell’Africa Occidentale. Cento i marittimi presi in ostaggio e 14 quelli rapiti: in totale sono state 39 le navi abbordate, quattro quelle contro cui sono stati esplosi colpi d’arma da fuoco e quattro sequestrate. Ben 29 incidenti si sono verificati nel Golfo di Guinea dove gli episodi più gravi hanno riguardato due product tanker all’ancoraggio a Cotonou e due pescherecci sequestrati al largo della Nigeria e del Ghana. La sola Nigeria ha registrato 22 incidenti e 11 navi colpite da proiettili. Un solo incidente è stato segnalato invece al largo della Somalia, con due imbarcazioni che hanno sparato contro una product tanker a circa 160 miglia a sud-est di Hoybo. Nove infine gli incidenti di lieve entità contro navi all’ancoraggio in Indonesia.
A DP World il primo porto in acque profonde del Congo
Con una joint venture 70:30 il gruppo DP World di Dubai si è aggiudicato la gestione del nuovo porto di Banana nella Repubblica Democratica del Congo, il primo scalo marittimo in acque profonde della paese africano. L’accordo prevede una concessione trentennale con un’opzione per ulteriori 20 anni. Realizzato con un investimento iniziale di 350 milioni di dollari il progetto prevede l’avvio di una prima fase di interventi entro quest’anno per realizzare in 24 mesi una banchina di 600 metri lineari con aree per 25 ettari in grado di movimentare 350mila Teu e 1,5 milioni di merci varie. L’intero progetto prevede la realizzazione di quattro fasi per un investimento complessivo di oltre un miliardo di dollari.
Istituita ufficialmente Ocean Network Express
Kawasaki Kisen Kaisha (“K” Line), Mitsui O.S.K. Lines (MOL) e Nippon Yusen Kaisha (NYK) hanno completato il versamento dei circa tre miliardi di dollari per l’istituzione della Ocean Network Express (ONE), joint venture che è stata costituita nel luglio scorso con lo scopo di integrare le rispettive attività nel settore del trasporto marittimo containerizzato. La joint è partecipata da “K” Line con il 31% del capitale, da MOL con il 31% e da NYK con il 38%. ONE dispone di una flotta di circa 230 portacontainer per una capacità di carico complessiva pari a 1,44 milioni di teu. Queste navi sono impiegate in 85 servizi marittimi e toccano oltre 200 porti di cento nazioni.
Porto di Koper, nuovo servizio ferroviario per Monaco
L’operatore tedesco di trasporto combinato strada-rotaia Kombiverkehr attiverà un nuovo servizio ferroviario diretto tra Monaco e il porto sloveno, con tre partenze settimanali in entrambe le direzioni. La società ha spiegato che il transit time A-B del nuovo collegamento sarà più breve di un giorno rispetto al precedente collegamento Monaco-Koper offerto via Lubiana.
Gulftainer investirà nel porto di Wilmington
Il gruppo emiratino Gulftainer investirà complessivamente 580 milioni di dollari nell’ambito dell’accordo definito con lo Stato del Delaware per ottenere la gestione per 50 anni del porto di Wilmington, scalo attualmente gestito dalla Diamond State Port Corporation (DSPC). L’intesa prevede l’impegno a costruire un nuovo container terminal sul fiume Delaware, incrementare significativamente i posti di lavoro nello scalo e a realizzare a partire dal 2022 un ulteriore container terminal nel sito di Edgemoor. Gulftainer gestisce dal 2014 il Canaveral Cargo Terminal (CCT) del porto di Port Canaveral, in Florida.
Centro regionale mediterraneo per Yang Ming
La compagnia taiwanese Yang Ming ha annunciato la creazione di un nuovo centro regionale per il Mediterraneo. La nuova società è denominata Yang Ming (Mediterranean) Marine Services SMLLC, ha sede al Pireo, in Grecia, e sarà guidata dall’amministratore delegato Ted Wu. L’iniziativa, ha spiegato Yang Ming, nasce “alla luce dell’impressionante crescita economica nella regione mediterranea”.
Joint NYK – OYAK per terminal auto in Turchia
Nippon Yusen Kaisha (NYK) e OYAK Port del gruppo turco Erdemir hanno siglato una joint venture al fine di costruire e gestire un terminal nel porto turco di Yarimca, nei pressi di Instanbul, dedicato al traffico di auto. L’investimento previsto ammonterà a circa 110 milioni di dollari per una banchina di 539 metri lineari, con profondità del fondale di 12/14 metri ed un’area di stoccaggio di circa 180mila metri quadri. Il gruppo turco è presente nel mercato dell’automotive con la joint venture OYAK Renault che produce auto nello stabilimento di Bursa destinate principalmente all’esportazione.