Un fermento che ha generato dati rilevanti: 17.300 visitatori con un incremento del 15% rispetto all’edizione dello scorso anno, oltre 200 i marchi commerciali rappresentati negli stand, una superfice espositiva aumentata del 18% rispetto al 2017.
Una conferma del successo della 33° edizione di “Salone Franchising Milano” è arrivata dal presidente del Salone, Antonio Fossati: “Non solo è aumentata la qualità dei colloqui di lavoro e il numero dei visitatori, ma è cresciuta anche la percentuale delle persone venute dal Centro e dal Sud Italia”.
“Questo è il secondo Salone organizzato da Campus Fandango Club – ha spiegato Marco Moretti, presidente di Fandango Club – ed abbiamo proseguito nell’opera di modernizzarlo con un layout espositivo accattivante e pratico, con la spettacolarizzazione di convegni e workshop, con nuove iniziative come quella del Talent Show. Salone Franchising Milano è sempre più l’evento del sogno e delle opportunità”.
Sempre affollato il palco della Franchising School, che ha toccato le 1.100 presenze e Franchising 4You, le consulenze gratuite con gli esperti, che ha registrato 220 presenze.
E’ cresciuta l’attenzione per il talent show “Re.start-smart up your business”, con start up e progetti innovativi di nuovi negozi. Tra centotrenta candidature la giuria di esperti ha selezionato i seguenti progetti finalisti: NYO, Need Ice Only, Concept store – drink bar che consente di avere a disposizione, anche a domicilio, cocktail già pronti; MyAgry, per vivere un’esperienza da agricoltore; Bibliogiochi, Piattaforma online per il noleggio di giochi e giocattoli; Growish Pay, App per gestione pagamenti di gruppo/liste regalo/creazione gift card; Ristocall, piattaforma per la ricerca a chiamata di staff disponibili nella ristorazione.
Salone Franchising Milano non è solo l’evento dove l’offerta delle catene commerciali incontra la domanda di quanti vogliono aprire un negozio o un agenzia di servizio in affiliazione. A margine della manifestazione si sono tenuti decine di convegni, workshop e corsi di formazione.
Parlando di franchising si vanno a delineare le nuove frontiere del retail. Il convegno della Università Bocconi ha sottolineato quanto sia importante creare l’esperienza del cliente e non curare solamente l’aspetto della vendita. Per avere successo, il percorso del cliente dovrebbe essere il risultato di un nuovo design organizzativo e della cultura aziendale, reso possibile da tre fattori: dati e tecnologia, persone e meccanismi organizzativi e progettazione ed esecuzione dei processi.
Il tema della gestione delle relazioni con i clienti è stato affrontato anche nel convegno “CRM & Digital Transformation” in cui AutoGrill, Eataly e Domino’s Pizza hanno raccontato le proprie esperienze. I consumatori chiedono non solo di acquistare un prodotto ma di vivere una esperienza, in una sorta di “ibridazione” tra fisoco e virtuale che rende l’uso delle app fondamentali, e non solo per la Generazione Z ( quella nata dopo il 1995).
I negozi stanno cambiando con l’arrivo della digitalizzazione nel retail, se ne è parlato nel corso del convegno “Touch Experience” organizzato da AZ Franchising. Per esempio molti punti vendita stanno sostituendo la tradizionale cassa, sostituita dalle app specifiche in mano ai commessi. La tendenza è fornire un servizio per favorire la vendita. Vanno tenute in conto le esigenze dei nuovi consumatori, più evoluti perché fruitori abituali della multicanalità. La digitalizzazione modifica anche il commercio on line e gli strumenti di pagamento, si pensi alle piattaforme on line che ti permettono di dialogare direttamente col magazzino (evitando di fare ordini ed attendere giorni per la consegna) o all’utilizzo di criptovalute.
Giuseppe Monte