Parte dal confronto sul “piano vaccini” il primo mattone per un ripensamento del settore cargo aereo alla luce delle criticità emerse nel corso dell’emergenza Covid e dell’esperienza emersa dal dialogo tra soggetti della filiera e istituzioni. Il Tavolo di lavoro congiunto costituito dalle associazioni del trasporto aereo e della logistica del pharma con l’obiettivo di organizzare al meglio la filiera di approvvigionamento e distribuzione dei vaccini proseguirà la sua attività.
ANAMA, Assoram, AICAI, Assaereo, Assaeroporti, Assohandlers, Fedit, IATA, Ibar e PharmacomItalia hanno infatti deciso di costituire il Pharma Logistic and Tansportation Group, vera e propria Commissione di lavoro permanente del Cluster Cargo Aereo.
L’obiettivo è duplice. “Da una parte – spiega una nota – la volontà di proseguire l’esperienza del tavolo vaccini per non disperdere il capitale comune, di know how e di relazioni, costruito in queste settimane di lavoro insieme sui vaccini; dall’altra l’esigenza di continuare a presentarci come interlocutore unico presso stakeholder e istituzioni per rafforzare il ruolo centrale che la logistica e il pharma possono avere per la ripresa economica del Paese, anche oltre la distribuzione dei vaccini”.
L’alleanza guarda al work in progress che caratterizzerà la definizione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la promozione di obiettivi comuni e lo sviluppo di progetti concreti.
“La pandemia ha evidenziato la necessità di rafforzare la filiera italiana di un settore strategico come il pharma e per questo di avviare un’attività di reshoring che coinvolga l’intera industria farmaceutica, dove l’Italia è leader in Europa: dal principio attivo al farmaco finito, dalle multinazionali alle PMI,” sottolineano Alessandro Albertini, Presidente di ANAMA (che fa parte di Fedespedi e Confetra) e Pierluigi Petrone, Presidente di Assoram, portavoce del nascente gruppo di lavoro. “La nostra ambizione è di poter mettere il nostro know how al loro servizio. Per questo sicuramente uno dei primi obiettivi che ci siamo posti per il Pharma Logistic and Transportation Group è di avviare un dialogo con questo nuovo Cluster e gettare le basi per una proficua collaborazione”.
Che l’impulso alla ripresa di un discorso di rilancio del cargo aereo parta dal settore pharma non è un certo un caso. La filiera ha giocato un ruolo chiave nel contenere le perdite del traffico merci (-23,7% su base annua) durante la pandemia insieme all’emergente e-commerce. A differenza del segmento passeggeri, il traffico cargo nei mesi successivi al primo lockdown (da luglio in poi) ha progressivamente ridotto il divario rispetto al 2019, attestandosi nel mese di dicembre 2020 a -10,6%.
Per il prossimo futuro sarà comunque battaglia per inserire il sistema aeroportuale della penisola negli interventi previsti nel Recovery Plan. Primo passo la recente audizione alla IX Commissione Trasporti della Camera di Assaeroporti dove il vice presidente vicario dell’associazione, Fulvio Cavalleri, ha denunciato la “forte preoccupazione per il mancato inserimento da parte del Governo degli investimenti aeroportuali nell’ambito del Programma Next Generation UE”.
“La proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza approvata dal Consiglio dei Ministri lo scorso 12 gennaio non contempla infatti alcun progetto relativo agli aeroporti”.
Cavalleri ha sottolineato che lo sviluppo di importanti e nuove progettualità in ambito aeroportuale potrebbe ulteriormente incrementare la capacità del settore di generare nuovi posti di lavoro e di sostenere l’occupazione. Il trasporto aereo si conferma da anni moltiplicatore di PIL (in Italia incide per il 3,6%) e di forza lavoro. La comunità aeroportuale comprende circa 150 mila addetti e il settore sostiene 880 mila lavoratori. È dunque necessario destinare risorse al comparto, tenuto conto del forte impatto economico e sociale che lo sviluppo dello stesso è in grado di determinare.
Red.Mar.