Egitto, contributo BERS per l’interporto di Ramadan
Nell’ambito dell’ultimo piano generale dei trasporti che prevede la realizzazione di nove interporti, l’Egitto ha ottenuto un finanziamento da un milione di euro dalla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo per la preparazione dei progetti e della gara per la realizzazione di un centro logistico nella città di Ramadan, centro sorto negli anni ’70 nei pressi della capitale ed uno dei poli industriali del Paese. L’obiettivo della nuova infrastruttura è quello di migliorare l’efficienza del sistema logistico riducendo la congestione nei porti marittimi contribuendo a realizzare un corridoio intermodale che si estende da Alessandria, sulla costa mediterranea, a El Sokhna, sulla costa del Mar Rosso.
Ghana, trovati i finanziamenti per il cantiere di Takoradi
Si sblocca il progetto risalente al 2014 per la realizzazione di un cantiere navale presso il porto ghanese di Takoradi. La società locale PMD AssetCo e la China Harbour Engineering Company Limited (CHEC) hanno reperito i finanziamenti, circa 49 milioni di dollari, per la realizzazione dell’opera che dovrebbe partire nel mese di marzo ed essere realizzata entro i successivi 18 mesi. L’obiettivo è quello di dotare il paese di una struttura di riparazione e manutenzione navale di livello Internazionale. Tra i partner finanziari individuati figurano Afreximbank, la Società per lo sviluppo industriale (IDC) del Sudafrica, Africa50, ARM-Harith Infrastructure Investment Limited e il Pan-African Infrastructure Development Fund.
Doha lancia l’impianto GNL più grande del mondo
Il Quatar investirà 28,7 miliardi di dollari entro il 2025 per North Field, il più grande impianto al mondo per GNL. Il progetto prevede tecnologie per la cattura e il sequestro della CO2, per ridurre la riduzione delle emissioni e il risparmio dell’acqua. Inoltre, gran parte dell’energia verrà dal sole, grazie all’installazione di ben 1,6 Gigawatt di capacità fotovoltaica. Al progetto è collegato un piano del paese arabo per la realizzazione di una flotta composta da circa un centinaio di metaniere.
Nuovi standard per il biofouling
International Chamber of Shipping e Bimco hanno pubblicato un nuovo standard industriale per il trattamento delle parti sommerse delle navi. L’obiettivo dell’iniziativa, in linea con la scelta di alcuni paesi e regioni (tra questi Stati Uniti, l'Australia, la regione del Mar Baltico, la Nuova Zelanda) di favorire l’impiego del biofouloing, è quello di innalzare gli standard minimi nelle operazioni di pulizia delle unità, al fine di prevenire il trasferimento di specie invasive negli ambienti marini locali. Gli organismi che crescono sulla chiglia di una nave – hanno ricordato le due associazioni – aumentano la sua resistenza attraverso l’acqua e possono ridurre l'efficienza del carburante della nave fino al 35%, portando a costi ed emissioni maggiori. È quindi importante rimuovere le crescite ogni due anni. Secondo il nuovo standard industriale, almeno il 90% del macro fouling dovrà essere catturato nelle operazioni di pulizia e l’acqua di scarico dovrà essere trattata adeguatamente.
Due navi da 24mila Teu per Seaspan
Seaspan Corporation ha annunciato che entro il 2023 la sua flotta sarà integrata con due portacontainer da 24.000 Teu che saranno realizzate dai cinesi Yangzijian Shipbuilding. La società ha specificato che le due unità saranno poste a noleggio presso una primaria compagnia marittima per la durata di 18 anni. Attualmente Seaspan ha una flotta di 127 portacontainer per una capacità di stiva complessiva di 1.073.000 Teu. Con le due nuove unità annunciate oggi e le cinque nuove portacontainer da 12.200 teu il cui ordine è stato reso noto lo scorso dicembre, nei prossimi due anni la capacità della flotta salirà di altri 109.000 Teu.
Spagna, picco record per la movimentazione container
A dispetto di un calo complessivo del traffico merci del 2% i porti spagnoli hanno segnato nel quarto trimestre 2020 il nuovo record storico nel settore container con 4,5 milioni di Teu (+5,9%) movimentati di cui 2,6 milioni di trasbordati (+14,5%). Il precedente picco storico era stato conseguito nel secondo trimestre del 2019. In calo, invece, le altre merci, con i carichi convenzionali. Nell’intero 2020 la portualità iberica ha movimentato complessivamente 515,7 milioni di tonnellate di merci, con una flessione del 8,7%. Le merci in container si sono attestate a 193,9 milioni di tonnellate (-0,7%) con una movimentazione di contenitori che è ammontata a 16,7 milioni di Teu (-4,3%) di cui 9,4 milioni in transito (-0,3%). Il traffico delle merci convenzionali è diminuito del -14,0%. I crocieristi sono stati meno di 1,4 milioni (-87,1%) e i passeggeri dei traghetti 13,3 milioni (-64,5%).
Evergreen compra “scatoloni”
Evergreen Marine Corp., Greencompass Marine ed Evergreen Marine, società del gruppo armatoriale taiwanese Evergreen Marine Corporation, hanno deliberato di comprare 44.000 nuovi container. Le acquisizioni sono state avviate dalla Evergreen Marine Corp. (Taiwan) che ha ordinato alla cinese CXIC Group Container Co. la fornitura di 8.500 contenitori per un prezzo complessivo di oltre 45,4 milioni di dollari.
La Francia definisce gli obiettivi portuali per il 2050
Il CIMer, Comitato Interministeriale per il Mare che definisce la politica marittima francese, si è posto l’obiettivo di incrementare dal 60% all’80% la quota di traffico containerizzato movimentata dai porti nazionali entro il 2050. Tra gli altri traguardi fissati il raddoppio del numero di lavoratori diretti e indiretti legati alle attività portuali, l’incremento del 30% della quota di modalità di trasporto itermodale da e per i porti entro il 2030 e il supporto all’interoperabilità con la fusione dei sistemi informatici per la gestione dei flussi di merci (i Cargo Community System). Il CIMer ha deliberato anche la fusione dei tre porti lungo l’asse della Senna (Le Havre, Rouen e Parigi) con effetto dallo scorso primo gennaio. Il nuovo sistema portuale, per il quale sono previsti investimenti pari a 1,45 miliardi di euro nel periodo 2020-2027, sarà governato dall’Autorità portuale di Le Havre. Nei prossimi mesi saranno introdotte nuove misure fiscali per aumentare l’attrattiva delle zone industriali portuali e migliorare la loro competitività in ambito europeo.
Quattro ro-lo a GNL per la giapponese NYK
Nippon Yusen Kaisha (NYK) ha ordinato al cantiere navale cinese China Merchants Jinling Shipyard (Nanjing) Co. la costruzione di quattro navi per il trasporto auto con propulsione alimentata GNL. Le quattro Pure Car Truck Carrier (PCTC) saranno consegnate tra il 2022 e il 2023 e verranno impiegate per il trasporto di veicoli da e per l'Europa e/o il Medio Oriente. Le quattro nuove unità, di 72.800 tonnellate di stazza lorda, saranno lunghe 199,9 metri, larghe 38,0 metri ed avranno una capacità di 7.000 auto.
ERFA chiede la rinuncia ai diritti di accesso
European Rail Freight Association esorta gli altri paesi europei a rinunciare o ridurre i diritti di accesso alle linee ferroviarie sulla falsariga delle scelte compiute su questo tema da Austria, Francia, Germania, Lussemburgo e Paesi Bassi. L’invito arriva in seguito alla pubblicazione da parte della Commissione europea della settima relazione di monitoraggio sullo sviluppo del mercato del trasporto ferroviario di merci da cui emerge una sostanziale stagnazione dei volumi trasportati a fronte di un costante aumento di nuovi operatori che sbarcano sul mercato. Se l’Europa vuole raggiungere i suoi obiettivi di crescita del 50% del trasporto ferroviario di merci entro il 2030 e di raddoppio entro il 2050, per l’associazione è necessaria l’introduzione di misure a favore degli operatori privati e indipendenti che rispetto agli incumbent nazionali coprono una quota di mercato (42%) ancora troppo bassa.
Il settore marittimo USA chiede l’intervento di Biden
L’industria marittima statunitense chiede al neo presidente Biden e al Congresso di finanziare un nuovo programma di soccorso per rafforzare il settore fortemente indebolito dagli effetti della COVID-19. Nonostante la recente ripresa di traffico container in molti porti del Paese i volumi commerciali sono infatti crollati di oltre il 12% con perdite per un totale di circa 200 miliardi di dollari. Problema ancor più drammatico per il settore passeggeri alle prese con una drammatica flessione di attività e un aumento delle spese a causa dei protocolli di sicurezza. Ad oggi, hanno denunciato ben 37 rappresentanti tra associazioni di categoria e grandi player, nessun finanziamento dedicato è stato fornito in nessuno dei pacchetti legislativi COVID-19 per assistere il sistema di trasporto marittimo, nonostante l’aiuto d’emergenza fornito ad altre modalità di trasporto. L’obiettivo è ottenere un sostanziale pacchetto di misure finanziate attraverso il Maritime Transportation System Emergency Relief Program, un nuovo programma creato come parte del National Defense Authorization Act del 2020. Esso autorizza la U.S. Maritime Administration a concedere sovvenzioni a causa di emergenze, compresa l’attuale pandemia.
Maersk inaugura la sua prima catena del freddo ferroviaria
Maersk ha cominciato a spedire, dall’inizio di febbraio, i primi container refrigerati da Mersin, Turchia, al terminal Selyatino di Mosca. I container hanno raggiunto il porto russo di Novorossiysk con navi attraverso il Mar Nero e Mosca con un treno gestito da Ruscon Delo Group. Russian Railways fornisce l’infrastruttura ferroviaria per la nuova soluzione intermodale in cui Maersk opera in partnership con gli specialisti di reefer Polar Star LTD per l’alimentazione dei container durante il viaggio in treno. La compagnia di navigazione si aspetta che il nuovo servizio trasformerà la catena del freddo refrigerato dal Medio Oriente e dal Mediterraneo alla Russia centrale con un throughput di oltre 50.000 container all’anno.
ZIM noleggerà 10 portacontainer a LNG
Seaspan Corporation e ZIM hanno annunciato un accordo per il noleggio a lungo termine di dieci portacontenitori da 15.000 Teu alimentate a LNG che saranno utilizzate sulle rotte tra l’Asia e la costa orientale degli USA. Le unità sono state ordinate da Seaspan ai coreani Samsung Heavy Industries (SHI). L’intesa del valore di oltre un miliardo di dollari, è fondamentale per la compagnia israeliana in quanto consente di conseguire due obiettivi strategici, ovvero soddisfare la crescente domanda di capacità sulla rotta Asia-East Coast USA e investire in navi “verdi” in grado di soddisfare la domanda dei clienti di ridurre le emissioni di CO2.